Art of Fighting ritorna su PS4


Sono trascorsi ormai 25 anni dal glorioso esordio di The Art of Fightning in sala giochi nel 1992 ed adesso il titolo è nuovamente disponibile nella sua forma arcade sul PSN.
Si tratta di un porting fedele facente parte della serie ACA Neo Geo e sebbene sia passato in sordina per me è un must da avere, magari non a prezzo pieno dato che è tipo la terza versione che posseggo, ed appena è andato in saldo l'ho preso al volo.


Il porting fedele spesso non è apprezzato ma comunque è possibile giocare anche la versione originale giapponese, con il logo troppo bello, e settare qualche filtro visivo oltre che cambiarer le opzioni.
La cosa più utile è il salvataggio rapido che permette di continuare così da cercare di fare record estremi senza usare continue.


Ciò serve principalmente per i trofei che richiedono tutti un punteggio elevato e si possono fare in un pomeriggio, comunque il titolo è validissimo ancora oggi anche se è presente solo l'arcade da giocare con Ryo Sakazaki e Robert Garcia.


Infatti come per il primo Street Fighter i personaggi giocabili sono solamente due e solamente quando si unisce un secondo giocatore è possibile utilizzare gli altri sei.
Adesso possono sembrare pochi ma all'epoca imparare ad usarne bene uno era una sfida che portava a vere e proprie risse con gli amici.


Per essere un picchiaduro poi inglobato in The King of Fighters questo primo Art of Fighting era molto innovativo e presentava la barra della stamina per usare i colpi speciali, altro che Dark Souls, e ciò rende i combattimenti molto più strategici ed impegnativi.
Certamente non è per neofiti ne per chi vuole solo riempire lo schermo di bolle, cosa che purtroppo Akuma permetterà pure in Tekken 7, e lo zoccolo duro dei beat'em up apprezzerà questo ritorno digitale.


Essendo appunto un arcade la longevità è soggettiva a quanto si vuole giocare, da soli o con gli amici in locale, ma la grafica è ancora oggi smodata con personaggi giganteschi ed animazioni spettacolari.
Il sonoro è limitato alle potenzialità di un chipet ormai superato ma che per i nostalgici è il top mentre la giocabilità richiede una padronanza estrema dei comandi per dare il meglio.
insomma per chi ama la vecchia scuola Art of Fighting è un picchiaduro stupendo che ricorda quanto la SNK era brava a fare giochi 2D e per un decennio sia stata al comando del settore picchiaduro grazie appunto a titoli come questo.

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