Il ritorno di Guyver... e allora?


E' passato oltre un anno dal precedente post dedicato al manga di Guyver ed il giudizio rimane lo stesso, come per Berserk e Bastard, sarebbe ora che l'autore chiudesse baracca e burattini per vivere sereno la sua pensione.
Voci dicono che Yoshiki è malato, altre che non è più interessato al progetto, ma un numero di Guyver all'anno è anche tanto per gli standard degli ultimi tempi ma per me è solo una lenta ed inutile agonia.


Se l'autore non sa più come concludere un fumetto o peggio ancora non riesce ad andare avanti per problemi secondo me è doveroso chiudere il progetto o lasciarlo in mano ad altri, come sta facendo Go Nagai con i vari remake delle sue opere, giusto per rispetto verso i fan.
Gli appassioanti leggono questo fumetto da oltre trent'anni e meritano di avere se non un lieto fine almeno una conclusione non tanto per i problemi di pubblicazione, vedi Five Star Stories, ma proprio per il fatto fisico che la passione prima o poi svanisce come in ogni matrimonio.


Questo fumetto mi ha dato tante emozioni e vederlo arrancare è uno strazio che va oltre lo skazzo di aspettare, i bimbiminkia con la scusa delle scan più veloci snobbano il cartaceo  e non spendono soldi ma pure loro di fronte ad una pubblicazione così lenta si lamenterebbero solo che i nuovi lettori si contano su una mano.
Non è la velocità di pubblicazione, ne la qualità che resta alta, ma come per Berserk è il quadro d'insieme che viene meno e sparita la passione non mi restano motivi per aspettare di leggere un nuovo numero.
Questo pistolotto enorme è solo per dire che mi sono stufato ed anche io come molti amici prima di me abbandono la lettura di questo capolavoro incompiuto soprattutto perché le aspettative ormai sono troppo superiori alla realtà dei fatti e questo numero 44 sono 150 pagine di niente condensato senza emozioni.

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