Andare a ripescare adesso da uno store giapponese un model kit storico come quello uscito per la nuova serie televisiva di Patlabor può sembrare una grande idea, ed in fondo lo è solo che la serie in questione è del 1988.
Quindi la qualità del model kit paragonato a quelli moderni è decisamente inferiore nonostante per l'epoca la Bandai avesse fatto un buon lavoro, poi migliorato con la serie MG in scala 1/48, e questi labor che ho preso della prima generazione in scala 1/60 sono comunque interessanti da montare perché seguono un processo completamente diverso dai Gunpla a cui sono abituato.
Quindi la qualità del model kit paragonato a quelli moderni è decisamente inferiore nonostante per l'epoca la Bandai avesse fatto un buon lavoro, poi migliorato con la serie MG in scala 1/48, e questi labor che ho preso della prima generazione in scala 1/60 sono comunque interessanti da montare perché seguono un processo completamente diverso dai Gunpla a cui sono abituato.
Il kit in se contiene poco e niente, gli sprue sono solo tre e purtroppo le parti sono quasi completamente assemblate in un singolo stampo rendendo il modello molto plasticoso senza rifiniture e non colorato dato che è al 95% bianco e le parti nere vanno a formare lo scheletro invisibile.
Una cosa carina è il libretto di istruzioni sul retro del poster, o viceversa, che ritrae il modello in una delle sue iconiche illustrazioni.
L'ossatura del labor infatti è composta da bracci snodati composti da due parti e qualche poly cap che vanno a creare ad esempio il braccio dell'Ingram.
Una volta infilato a forza, ed intendo proprio a forza perché non scorre benissimo e l'effetto grinzoso sarà pure figo ma non permette di allargare bene la guaina, si ottiene questo che visto così sembra abbastanza bruttino e già mi stavo pentendo dell'acquisto anche se la spesa è stata minima.
Per fortuna con l'aggiunta delle placche esterne, anche qui due semplici lati, senza neanche le rifiniture del colore ed oltre alle panel line ho dovuto pitturare di nero la "manica" perché si vede che all'epoca erano ancora in vocha i model kit monocolore.
Un altro piccolo smacco sono le mani, rigide e davvero tozze, devo ammettere che per quanto alla fine il modello mi piaccia durante la costruzione non sono stato soddisfatto ne dai componenti singoli ne dalla loro qualità.
Lo spallaccio è forse la parte migliore del modello, nonostante sia anche qui diviso semplicemente in due parti grazie al lampeggiante trasparente e qualche dettaglio da sottolineare con i marker l'effetto è buono.
Una volta montato il tutto si ottiene un pezzo di discreta fattura ma devo sconsigliare questo model kit ai neofiti perché senza cure è davvero scialbo.
I piedi sono due parti unite verticalmente e questo provoca una certa instabilità nel pezzo finito perché non combaciano proprio benissimo ed anche in questo caso le parti nere le ho colorate a mano perché altrimenti sarebbe il labor bianco dei gelatai.
I perni che formano le gambe non sembrano molto performanti ma invece svolgono bene il loro lavoro.
Il problema della gamba è che è semplicemente un supporto a cui si sovrappone il guscio e dentro è completamente cava, lieve differenza per la gamba destra che ha il vano per la pistola apribile.
Una volta inguainato il pezzo e collegato alla gamba il look migliora notevolmente dando una finta sensazione di solidità e compattezza, mentre dentro è tutto cavo, e l'assemblaggio si conclude con il copri coscia che blocca la guaina.
Il bacino è semplice e ricorda un po quello di un classico gunpla anche se la mobilità è davvero limitata.
Qui va anche messa la decal per la targa del veicolo e naturalmente a seconda del modello che si vuole costruire bisogna mettere quella appropriata, insomma per fare bene entrambe le versioni bisogna comprarne due copie.
Mancano pochi pezzi ed il modellino è pronto, si passa alla testa che vanta un visore in plastica verde trasparente e due ali laterali che vanno colorate di giallo alle estremità per dargli colore.
Il petto è l'unica parte originale del kit ad avere il bordo nero grazie ad una scocca di plastica da sovrapporre a quella bianca ma il simbolo della polizia è anch'esso bianco quindi l'ho reso dorato per dargli risalto.
Il guaio è che la parte posteriore invece è totalmente bianca e va colorato il proseguimento del nero per non avere un Ingram Ringo boys.
Con l'aggiunta delle decal con la scritta e qualche panel line grigia l'effetto finale migliora drasticamente mentre sul davanti bisogna colorare il finto abitacolo per fare l'effetto vetro ed è presente una decal con scritto alphonse che naturalmente va messa solo se si vuole montare nella versione Patlabor 1 di Noa.
Lo scudo ha due decal che lo rendono molto realistico ma anche qui il nero va aggiunto a mano e per i neofiti può essere snervante colorare tutte queste parti.
Ed eccolo finito, un bellissimo AV-98 Ingram in tutta la sua plasticosa bellezza e posso dire che alla fine mi sono divertito a rifinire così tante parti anche se è stato una sbattimento.
Si vede proprio da queste cose l'età di un model kit e questo è del 1989 secondo il copyright sulla scatola, anche se credo che sia una ristampa vista l'ottima conservazione, ma in fin dei conti l'importante è il risultato finale.
Bisogna dire che le giunture sono molto rigide e poco articolate ma la guaina da un effetto superbo a questa mia prima creazione.
Se avete guardato bene le foto degli sprue avrete notato che ci sono diverse parti non ancora utilizzate e si tratta appunto dei pezzi che vanno a formare le spalline del Patlabor 2 che grazie alle decal rende davvero bene.
Così salta fuori anche la seconda versione ma ci sono quei dettagli, la scritta alphonse e la targa che tradiscono la sua vera configurazione.
Infatti sebbene mi piacciano molto di più gli spallacci del 2 ho optato naturalmente per la configurazione 1 e ne vado fiero.
Questo vecchio kit mostra tutti i limiti dei modelli dell'epoca, che vanno dalle giunture poco mobili ai pezzi che non combaciano bene e sono fusi male, ma la sfida è proprio renderlo migliore e credo di esserci riuscito almeno in parte.
Sicuramente è meglio di come verrebbe montandolo a secco, mi scoccia solo per il fucile che è davvero sproporzionato e poco realistico. ma lo scudo mi è venuto davvero bene.
Consiglio questi 1/60 solo ai veri amanti di Patlabor e chi vuole impegnarsi un minimo per realizzare un model kit perché alla fine ne è valsa la pena e mi piace un casino.
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