Si è svolto lo scorso 18 dicembre 2016 a Tokyo Odaiba nel Gundam Front Tokyo il Gunpla Builders World Cup che ha incoronato diversi modellisti, provenienti da 20 città di 13 diverse regioni, come i migliori dell'anno appena trascorso.
Per noi è pura fantascienza, e per alcuni bigotti follia, ma un evento del genere segna semplicemente il confine tra il giocattolo da montare e l'arte vera e propria con cui i modellisti hanno dato forma ai loro sogni partendo da model kit di uso comune sino a trasformarli in opere uniche.
Chi vuole vedere al meglio il report di questo evento vada QUI ma francamente togliendo il lato tecnico, che purtroppo con i miei Gunpla non potrò mai eguagliare, la fantasia nelle creazioni non è poi così audace come avrei osato immaginare e tra i primi classificati ci sono ben due Barbatos rispettivamente con le ali da diavolo e da angelo che sono alquanto banali.
Certo, a livello modellistico sono smodati, completamente customizzati e colorati ex novo ma l'idea di appiccicare le ali del Deathschyte Hell e del Wing a quello che adesso è uno dei Gundam più tamarri, ed amati, dai modellisti non è certamente una pensata originale.
Non per dire ma anche io con i miei SD EX Standard posso fare qualcosa di simile anche se molto più in piccolo perché mettere le ali ai Gundam ormai è una prassi come i funnel ed altri accessori che sono di fatto entrati nell'immaginario collettivo senza troppa fatica.
Sarà per questo che tra tutte le varie opere premiate mi ha colpito il lavoro di Yusuke Yokoda, e mi spiace che non facciano vedere chi nonostante gli ottimi lavori non ce l'ha fatta ma è sicuramente più bravo di me, proprio per il fatto che colpisce il mio immaginario trasmettendomi emozioni.
La storia di Benkei e Yoshitsune e del loro incontro sul ponte di Gojo è stata narrata in diverse forme, tra cui anche dei videogiochi per Playstation 2 e 3, senza contare che gli SD a tema storico sono tra i miei preferiti e queste due versione ultra realistiche e personalizzate mi sballano parecchio.
Sono veramente splendidi a mio parere ed infatti ha vinto l'Open Course e se lo merita, un giorno vorrei poter realizzare qualcosa di simile pure io ma per adesso mi accontento di assemblare con il cuore i miei piccolini e pian piano migliorare le tecniche di costruzione e rifinitura divertendomi e trasformando un hobby in qualcosa di davvero gratificante.
Questo è lo spirito che mi spinge a costruire Gunpla e credo che qualcosa di simile spinga anche chi partecipa a questi concorsi perché nel mio cuore spero ci sia qualcosa di più della semplice competizione, ci vuole amore per creare opere d'arte come queste e si vede.
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