Sara che non sono più un bambino, sarà che le cose che voglio per Natale me le compro con i miei soldi tirando la coperta del risparmio, ma ormai lo spirito del Natale è solo un vecchio ricordo che magari può essere rinvigorito dalla sequela di film vintage Disney che la Rai sta per trasmettere.
Siamo entrati nell'ultima settimana prima delle festività e già non ne ho più voglia.
Siamo entrati nell'ultima settimana prima delle festività e già non ne ho più voglia.
Non solo il consumismo imperante rende questa festività cristiana, messa lì per coprire un rito pagano celtico, qualcosa di sempre meno gioioso man mano che si cresce ma le nuove generazioni di ragazzini so tutto io ammazzano quel poco di bello che era rimasto.
Ormai a babbo Natale ci credono solo se gli porta la carta Pokemon EX GSZ limited edition antani e guai se non è quella con la foilatura in diagonale esagonale a grani grossi altrimenti scoppia la guerra mondiale, e poi il giorno dopo l'hanno scambiata a scuola per tre comuni di Pikachu, ma così è la vita dei genitori di oggi e non li invidio per niente.
Ormai penso che lo spirito natalizio sia scappato all'estero e neanche i Ghostbusters potranno catturarlo.
In più c'è da considerare la stupidità della gente perché se i ragazzini sono viziati e mononeurone quando si parla con i genitori si capisce al volo che invece loro sono proprio cerebrolesi.
Dopo mezz'ora di tempo per capire quale gioco voglia il figlio anagrammando un nome che non esiste, la cui soluzione è Io sono Lord Voldemord minchia, alla domanda per quale console le serve la risposta più in voga di questo Natale è "e io che ne so non ho idea di cosa abbia mio figlio" ed allora capisci perché Trump ha vinto le elezioni.
Quindi non ce l'ho con lo spirito del Natale che ha preferito trasferirsi in paesi dal clima più caldo e con gente più ospitale anzi lo comprendo ed ormai a meno cinque giorni la mia maschera di cera si sta sfaldando e spero solo che i miei auto regali arrivino presto.
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