Patlabor Reboot un sogno che si avvera


Il 15 ottobre è stato un gran giorno per il Giappone perché nei loro cinema, che sono tipo decenni avanti ai nostri come design e produzioni, è stato presentato il corto animato della nuova serie di Patlabor intolata Mobile Police Patlabor Reboot firmata dallo studio Khara.
Per chi non lo sapesse si tratta del nuovo studio di Hideaki Anno, il papà di Evangelion staccatosi dalla Gainax, che ha lavorato anche al Rebuild of Evangelion ed adesso propone questo promo al pubblico giapponese.


Infatti chi è andato a vedere al cinema questo Reboot ha potuto acquistare in prevendita l'edizione speciale del cofanetto in Bluray o DVD che uscirà a fine ottobre, ma com'è la serie?
A giudicare da questo promo davvero ottima, le animazioni sono spettacolari e la CG non è invasiva e fastidiosa come quella di Bersek, mentre la trama modernizzata mostra risvolti da reality.


Infatti questo primo scontro con il ladro del labor da costruzione è seguito sia dalle televisioni che dai cittadini, che filmano il tutto con gli smartphone, e lo stesso criminale incita la popolazione contro l'uso dei pericolosi labor attraverso i social network.
Questo risvolto mi ha colpito parecchio e la visione di questi otto minuti scorre in un lampo ma lascia un buon impatto.


Rivedere un Ingram che si alza dal trasporto, e crea danni alle infrastrutture civili, non ha prezzo e non solo le animazioni sono al top ma anche la regia di Yasuhiro Yoshiura colpisce duro con inquadrature azzeccate e cambi di scena rapidi.


Le sequenze di combattimento sono splendide e ricche di dettagli, cosa che non si può dire di certe serie di Gundam degli ultimi anni, mentre lo storyboard curato da Kazunori Ito, storico sceneggiatore della serie, mantenere i ritmi delle precedenti edizioni.


Infatti questo è appunto un reboot e non un sequel quindi la nuova Seconda Sezione Veicoli Speciali vanta personaggi completamente rinnovati ed appunto alla guida del Patlabor 1 c'è un pilota inesperto e confusionario mentre a dargli supporto dalla volante c'è una ragazza energica che si dispera per i casini che combina.


Nonostante i labor della polizia dovrebbero risultare superiori in performance a quelli edilizi lo scontro non procede bene per il nostro eroe di cui non sappiamo il nome visto che l'episodio è girato quasi come un reality show che mostra diverse situazioni, e la risposta del pubblico, durante questa crisi di tutti i giorni.


La fotografia sempre curata da Yasuhiro Yoshiura è sbalorditiva e mostra una Tokyo sempre in bilico tra il classico ed il moderno, come piace a me, donando realismo ad una serie che appunto non è il classico anime robotico ma qualcosa di più complesso.


C'erano addirittura numeri del manga ed episodi dove non si vedevano neanche i labor eppure l'attenzione dello spettatore era alta perché tutto era curato nei minimi dettagli e sembra esserlo ancora adesso.


L'idea che tutto lo scontro servisse solo ad attirare il nemico fuori dal nucleo abitativo per essere sorpreso alle spalle dalla seconda unità è un colpo di genio.


Inoltre come per la vecchia serie l'uso delle armi era quasi vietato ed anche se avesse voluto sparare in mezzo alle case le cartucce erano a salve.


Il nuovo protagonista che sembra più che altro la fusion tra Noa ed Asuma con quel senso di giustizia tipico dei giapponesi volenterosi ma con un temperamento da coglioncello testa calda.
Ora spero soltanto che dopo questo one shot venga fatta una nuova serie televisiva, o magari di OAV, perché mi è piaciuto davvero tanto rivedere Patlabor e mi ha fatto tornare alla mente bellissimi ricordi.

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