Credi, ama, senti, sogna.. Pronti pronti VIA! o qualcosa del genere dicono i nuovi protagonisti della ventiquattresima serie delle macchine del tempo create dalla Tatsunoko che con scarsa fantasia si intitola appunto Time Bokan 24 ed è un remake della prima serie del 1975.
Il concetto di questa nuova serie, slegata dalle precedenti e molto diversa dall'originale, ruota attorno all'invenzione della macchina del tempo nel ventiquattresimo secolo che ha portato ad una scoperta sconvolgente, la storia come noi la conosciamo non è mai esistita!
Per questo è stata creata un apposita pattuglia, in realtà composta solo dal comandante che non fa mai niente e da Calen la ragazza un po svampita che crea solo problemi.
L'incipit è molto diverso da quello che era il primo Time Bokan, resta il pappagallo rompicoglioni che adesso si chiama Peralino.
A chiudere il duo di protagonisti c'è Tokio un liceale proveniente dal 2016 che resta invischiato in questa storia per caso e decide di seguire la figa a bordo dello scarafaggio gigante, Mechabuton, e viene subito arruolato in quanto ritardatario cronico e quindi non soggetto alle leggi del tempo.
Perciò può essere rapito in continuazione per fare un lavoro altamente rischioso senza essere pagato, scopriamo così che lo stato anche nei prossimi secoli lo mette in culo al lavoratore.
Il fatto che secondo Calen la Storia Corretta sia anche più divertente è del tutto opinionabile ma comunque la serie nonostante il restyling resta prettamente umoristica ed incentrata sulle gag dei personaggi storici.
La cosa non va di certo giù al trio di cattivoni che nella loro veste di tutti i giorni sono tre poveri impiegati adetti alla revisione dei libri e quando la pattuglia temporale scopre una vera verità vissuta devono riscrivere a mano i libri storici di tutto il mondo!
Anche io mi incazzerei come una iena con quei rompicoglioni puntigliosi che non si fanno mai i cazzi loro.
Un minimo di karma però Tokio se lo becca indietro, o forse sarà che sta sul cazzo al costruttore della base, ma ogni suo ingresso nella base ha un percorso diversamente agevolato.
Per modernizzarsi e fare presa sul pubblico di ragazzini che guarda le serie moderne, ed i tokusatsu con strani marchingegni che poi diventano gadget spenna papà, la partenza avviene inserendo l'apposita miniatura sul bracciale temporale che poi verrà utilizzato anche per chiamare i power up.
Ma la cosa agghiacciante è che la storia corretta altro non è che una farsa e così scopriamo ad esempio nel primo episodio che Cleopatra non era la regina d'Egitto ma un duo comico Cleo e Patra.
Il secondo episodio non è da meno ed i fratelli Wright in realtà è un figlio unico, come dice il titolo, e così scopriamo che la storia come l'abbiamo sempre pensata è molto diversa.
Il trio composto dal geniaccio Tsubuyakky con i capelli afro, il massicio ma vestito elegante Suzukky e la conturbante Bimajo che nel bel mezzo degli scontri incomincia a fantasticare e perde il contatto con la realtà.
Tsubuyakky crea i suoi mostri con una pistola scanner che trasforma il loro mezzo in qualcosa di molto trash fondendolo con oggetti comuni come una sfinge.
Oppure nel secondo episodio con un drone porta pizze che effettivamente può essere utile ma in battaglia non è certamente competitivo.
Prima arriva in forma singola a salvare i due protagonisti ma per il colpo finale parte l'agganciamento ed il colpo speciale.
Le animazioni sono di buon livello anche se con qualche calo ed il design devo ammettere che mi piace un sacco.
Ma personalmente ho amato nel secondo episodio la forma robotica, quasi SD, del Mechabuton che sembra essere stato preso dalla serie Gundam BB Legend.
Inutile dire che questa funzione mi gasa parecchio e spero di vederla nuovamente in azione nei prossimi episodi.
Le situazioni in cui si immischiano nei primi due episodi sono surreali ed a tratti inquietanti soprattutto visti con gli occhi di un occidentale ma nel terzo episodio toccherà al tradizionale personaggio giapponese di Momotaro essere corretto.
La serie è iniziata il primo ottobre nella terra del Sol Levante e tradotta in italiano in maniera amatoriale.
I primi episodi mi hanno convinto ma in generale le Time Bokan mi sono sempre piaciute anche se I Predatori del Tempo, Time Patrol Tai Otasukeman, e Yattaman sono inarrivabili quindi con il dovuto tempo guarderò tutta la serie.
Immancabile il maialino ed i presagi di sventura durante i combattimenti e bisogna dirlo, i veri protagonisti sono sempre stati i cattivi, e per questo dopo i titoli di coda bisogna stare a guardare non solo l'anticipazione del prossimo episodio ma anche la punizione riservata ai perdenti.
Comunque negli ultimi anni sono sempre di più i remake ed i ripescaggi di serie famose per cercare di sfruttare un nome già conosciuto così da non annegare nella mediocrità.
Per i ragazzi d'oggi questa è una serie come tante ma per chi come me è cresciuto guardando decine di anime, all'epoca solo cartoni animati, della Tatsunoko è una serie imperdibile e dal grande fascino.
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