No Man's Sky - essere soli nell'universo sconfinato è stupendo!


Bene, dopo attese e rinvii, brusche frenate e picchi di genialità finalmente il gioco sviluppato da Hello Games, autori di Joe Danger, è arrivato sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo ma non ci resterà a lungo visto che si tratta di uno dei migliori titoli che ho giocato negli ultimi anni.
Grafica 9, sonoro 7, giocabilità 10, longevità infinita!
Pro: vasto e rigiocabile
Contro: ripetitivo e troppo basato sul crafting.
Bene ora chi voleva solo i meri numeri per quantificare la qualità di un prodotto è accontentato e può non leggere il resto della recensione che si basa sulle mie esperienze e le emozioni che ho provato esplorando questa galassia sconfinata, in realtà il primo pianeta e poco di più  di una galassia sconfinata, cercando di capire cosa No Man's Sky volesse dare al videogiocatore.


Quello che ho compreso è che No Man's Sky non è l'esperienza unica e personale che credevo ma è comunque un titolo da vivere un pezzo alla volta.
Il viaggio proposto da questa esperienza inizia con la riparazione della propria nave per lasciare il pianeta e finisce seguendo un filo conduttore di missioni ma il bello è esplorare pianeti sconosciuti e qui ogni viaggio è diverso ed ogni giocatore avrà un esperienza unica, seppur simile, di cui discutere con gli altri utenti.


Essendo un crafting survival, come può essere anche Minecraft o Terraria ed il mediocre ma divertente 7 days to die, in cui seguendo diversi step si cerca di sopravvivere trovando risorse e potenziando il proprio arsenale.
Proprio qui arriva il primo scoglio da superare, il gioco di Hello Games non porta il giocatore per mano aspettando che lui faccia passo passo le scelte giuste.


Personalmente mi sono trovato spaesato a cercare risorse per riparare i miei strumenti e la nave dopo aver appena capito la situazione, inoltre tutto a un costo e bisogna stare attenti a non finire l'energia della tuta e dell'arma perché nonostante No Man's Sky presenti un esperienza di gioco prevalentemente esplorativa sono morto diverse volte cercando gli oggetti per riparare i motori.


Come nella serie Dark Souls la morte fa perdere tutti gli oggetti ottenuti, al posto delle anime, e bisogna ritornare alla propria tomba per recuperare l'inventario.
Considerando le presenze ostili, mi sono trovato di fronte dei droni sentinella e dei molesti esserini locali, la possibilità di finire l'energia e rimanere senza supporto vitale finendo per morire un po alla volta per le radiazioni devo ammettere che il mio spirito di conservazione ha prevalso sulla voglia di esplorare ed ho abbandonato il pianeta trovando neanche il 40% di quello che c'era da vedere.


Questo tradotto in termini di gioco equivale a tre morti e circa un ora di gioco ma la cosa sorprendente è che una volta nello spazio il gioco mostra la sua infinita vastità.
Se per andare a zonzo sul pianeta tutorial ci è voluto tanto esplorare solo i pianeti  vicini richiederà settimane di gioco ed una volta capito il funzionamento dell'astronave, che riprende carburante distruggendo gli asteroidi così da attivare il balzo e riducendo il tempo di spostamento da due ore di tempo reale a circa un minuto ho trovato una stazione spaziale con cui commerciare e diverse cose da fare restando però sempre all'oscuro se sto facendo la scelta giusta.
Quali risorse sia importante vendere e quali tenere inizialmente non è affatto chiaro e visto che ho evitato i video leak per non rovinarmi l'esperienza di gioco sono alquanto niubbo come un capitano Kirk alle prime armi e senza Enterprise.


Una delle cose che mi è piaciuta è pero proprio lo spostamento con l'astronave, che anche sul pianeta è indispensabile per non metterci ore da un punto all'altro premunendosi di avere abbastanza carburante per rifornire i reattori dopo ogni decollo, ed anche nello spazio ci si muove bene o meglio lo si fa appena si invertono i comandi così da controllare la navetta come un vero aereo. 


Mi è capitata l'occasione di comprare una nuova nave ma non avevo i fondi ma il design dei mezzi e della fauna mi piace un sacco e graficamente No Man's Sky ha grandi potenzialità considerando che non carica mai, lasciando così l'esperienza di gioco incredibilmente fluida ed immersiva, e personalmente con la patch 1.03 da circa 800MB non ho riscontrato grossi bug visivi anche se ci sono un paio di imperfezioni ogni tanto. 


Gli effetti di luce sono buoni e sebbene i modelli poligonali siano sottotono per una produzione next gen io lo trovo meglio di tanti altri giochi.
Interessante il sistema di commercio, con il valore delle materie prime che cambia a seconda del mercato e del venditore, ma l'inventario sembra sempre troppo piccolo per trasportare tutte le meraviglie che No Man's Sky ha da offrire.
Quello che non mi è piaciuto è la musica, bella ma poco avvolgente ed in alcune occasioni pure fuori contesto.


Mentre sono ancora indeciso se è un bene oppure no che i potenziamenti degli accessori occupino spazio nell'inventario invece che sovrapporsi allo strumento migliorato.
Insomma No Man's Sky è molto diverso da quello che credevo e per esplorare bisogna seguire un pattern ciclico di accumulo risorse e potenziamento ma il grado di coinvolgimento mi ha tenuto incollato allo schermo dopo tanto tempo che avevo accantonato la Playstation 4 per dedicarmi ai miei Gunpla.


La parte social, non il multiplayer che non c'è, prevede la condivisione delle scoperte con la community e la possibilità di rinominare una specie appena scoperta, infatti scannerizzando l'ambiente di analizza praticamente tutto ma anche questa attività diventa ciclica da pianeta a pianeta e chi non ama la sci fi pura e dura potrebbe annoiarsi nel fare alla fine sempre le stesse cose.


Lasciato il primo sistema solare con l'ipeguida, che chiude la quest tutorial del gioco, si inizia veramente No Man's Sky e si capisce quanto sia grande ed ambizioso questo gioco.
Essere da solo ad esplorare il cosmo può essere interessante ma una tale vastità può risultare anche riduttiva perché tutto ruota intorno alle stesse azioni e certamente chi cerca l'azione e pensa che la fantascienza sia astronavi che si sparano rimarrà molto deluso.
No Man's Sky è un gioco enorme, pieno di vita che però segue uno schema troppo rigido, certamente mi ha conquistato ma non è per tutti.


Il titolo di Hello Games dimostra come una buona idea se ben sviluppata possa risultare vincente proponendo qualcosa il cui fulcro sia il giocatore e la sua voglia di mettersi in gioco.
Sono orgoglioso di possedere questo titolo nella mia collezione e questa recensione, o meglio accumulo di esperienze e sensazioni, è del tutto personale ma completamente positiva.

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