Non sono un amante degli FPS ne tanto meno degli sparatutto fini a se stessi, tolta qualche eccezione come l'ottimo Wolfenstein, quindi per me prendere la serie Far Cry è alquanto inusuale ma ci sono dei motivi dietro a questa scelta.
Innanzitutto Far Cry dal 3 in su è più un free roming adventure che un FPS nel senso stretto e proprio per questo lo apprezzo molto.
L'idea di essere un uomo delle caverne nel 10.000 ac inizialmente non mi convinceva, troppo drrastico il cambiamento, ma giocandoci ho apprezzato le migliorie al gameplay introdotte dai ragazzi di Ubisoft Montreal.
Dopo la caccia iniziale il nostro eroico Takkar arriva finalmente nella terra di Oros ma questo non è che l'inizio delle sue fatiche e lo spunto per presentare un mondo mutevole ed intrigante.
Infatti nonostante il nome questo gioco si distacca molto da quello visto in Far Cry 4 ma riesce ad essere altrettanto immersivo, Oros è una terra ricca e piena di segreti con avamposti da riconquistare agli invasori e Wenja da liberare per costruire la propria comunità.
Per molti aspetti Primal ricorda molto Assassin Creed III con lo sfruttamento imponente della caccia per avere potenziamenti e zone in cui l'arco e le frecce sono un arma mortale ma da usare con parsimonia.
Infatti il crafting è una parte fondamentale del gioco e la continua ricerca di materiali per costruire le armi distrutte o le munizioni è importante e rende appunto il titolo free roming facendo perdere tempo in cose secondarie ma appaganti.
Esistono anche missioni di caccia ed eventi casuali da affrontare sulla mappa di gioco ma la cosa che mi piace di più è esplorare dall'alto usando il gufo, il primo animale addomesticato che si sblocca, e mi ricorda molto The Mark of Kri come impostazione tattica.
Graficamente il titolo è valido e vista l'assenza di una modalità multiplayer, scelta secondo me ottima, la patch al D1 è di soli 500MB ed il gioco regge bene la vastità che vuole proporre.
La pecca maggiore è che i personaggi sono alquanto sottotono in confronto ai due precedenti titoli della serie ma l'esperienza di gioco è molto più raffinata.
Come dicevo all'inizio questo è un adventure e quindi scordatevi di sparare frecce come Rambo ma invece abbracciate le meccaniche stealth per falciare più nemici possibili, con l'aiuto della vista del cacciatore una cosa simile all'occhio dell'aquilia, e le bestie addomesticate saranno un punto di forza notevole una volta sbloccate.
Man mano che la popolazione del villaggio cresce e con l'arrivo di nuovi e pittoreschi personaggi, come lo sciamano, le possibilità di crafting e le abilità da sbloccare salgono notevolmente così come il numero delle missioni da portare a termine in un contesto simile a quello visto per Fallout 4 e di suoi insediamenti.
Questo però vuol dire una certa ripetitività nei compiti ma questo è un punto debole del genere in se e non tanto di questo gioco specifico.
Particolare la scelta di non doppiare i personaggi ma lasciare una lingua gutturale con i sottotitoli che rende meglio il tema cavernicoli e con un buon design dei livelli, tipo le caverne da esplorare, rende al meglio l'ambientazione storica.
La figaggine di andare in giro con un lupo o la tigre dai denti a sciabola, ma anche l'orso ed il puma, è una sensazione senza pari e nonostante sia irrealistico mi diverte tantissimo.
Alcuni pezzi sono davvero ispirati ed alla fine mi ha preso facendomici giocare tutta la domenica, tralasciando il platinamento di LEGO Avengers, e lo consiglio davvero a chi è stufo dei soliti sparatutto di guerra.
Non sarà all'altezza di Bioshock ne di Borderlands ma Far Cry Primal si è rivelato un titolo interessante e con molte potenzialità che sto scoprendo pian piano visto che il gioco mi è arrivato quasi con una settimana di anticipo.
Insomma promosso a pieni voti alla faccia di tutti coloro che non fanno che criticare i giochi Ubisoft solo per fare i meme.
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