Ero molto carico per l'arrivo imminente sia in formato fisico che digitale di Mighty No 9 il nuovo lavoro di Keiji Inafune ma ecco che pochi giorni prima dell'uscita salta fuori un nuovo rinvio e la data viene spostata ad un generico "primavera 2016" lasciandomi con l'amaro in bocca.
Il gioco e stato posticipato per migliorare la stabilità dell'online a quanto hanno fatto sapere, personalmente trovo che sia una cazzata mostruosa visto che il bello del gioco è offline ed al massimo le sfide punteggio con gli amici, ed anche se da un lato capisco che sia un ben non fare uscire un prodotto buggato sono stufo di aspettare un indie come fosse il messia.
Quindi giusto per sopperire alla mancanza di questo gioco arcade mi sono tuffato nel passato con Mega Man Legacy Collection che racchiude i primi sei storici Mega Man per Nintendo 8 bit in una raccolta digitale per PS4.
Ecco, l'impatto è devastante, riscoprire la difficoltà estrema di un simile arcade non ha prezzo e per finire il primo mondo dell'originale Mega Man ho sudato sette camicie mentre da bambino lo finivo tutto di fila.
La precisione millimetrica nei salti, lo schema d'attacco e di movimento dei nemici da memorizzare, ed altri aspetti lo rendono un gioco mostruosamente più difficile di Dark Souls, basti pensare che nel primo non si poteva salvare e bisognava farlo tutto di fila mentre negli altri ci sono le password.
Il set di trofei è scarno ma per un giocatore hardcore può rappresentare una sfida finire ogni singolo gioco per conquistarli.
Infine è presente una modalità sfida che vede sezioni di gioco remixate per proporre contenuti nuovi e molto impegnativi da superare, fare tutti i tempi ad oro è un impresa notevole.
La grafica sarà pure datata, si parla di giochi usciti dal 1987 al 1996 che coprono quasi un decennio della golden age videoludica, ma il feeling che ho ritrovato giocandolo è qualcosa che milioni di poligoni non possono darmi, inoltre nonostante lo sprite di Mega Man e molti nemici resti invariato per tutti i giochi i fondali e gli effetti grafici migliorano tantissimo e Mega Man 6 è una piccola perla del 2D.
La cosa che più mi aveva emozionato al tempo, ed ancora adesso, è la possibilità di scegliere i livelli da affrontare e lo sfruttamento di certi poteri per accedere alle diverse aree di gioco dando al giocatore la possibilità di sperimentare diverse combinazioni rendendo rigiocabile più volte ogni Mega Man.
È da questi dettagli che si capisce il perché decenni dopo Mega Man, Rock Man in originale, sia un brand ancora amatissimo dai fan e proprio per questo aspettavo con ansia il nuovo progetto di Inafune che ne è una naturale evoluzione stilistica.
Se non siete veterani dei platform 2D old school potreste trovare questi giochi molto impegnativi e senza una sana dose di trial and error con molta pazienza non si va da nessuna parte, quindi siete avvisati.
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