Need for Speed il ritorno?


Per quelli della mia generazione il nome Need for Speed fa subito pensare alla velocità ed ai bolidi di lusso, quelli che hanno speso la loro giovinezza sulla PS2 pensano a corse clandestine e tuning estremo, mentre oggi si pensa ad un prodotto mediocre e dalle scelte di design completamente sbagliate.
Potrà quindi il nuovo titolo, chiamato appunto solo Need for Speed, riportare la serie ai fasti di un tempo? La risposta è NI.


Il lavoro dei ragazzi di Ghost è buono e bisogna ammetterlo ma soprattutto bisogna dire che sono stati a sentire i fan ed hanno cercato di venire incontro alle loro richieste creando un prodotto valido ma non perfetto.


Il primo vero difetto è che come The Crew anche Need for Speed è un titolo allways online anche se non ce n'è veramente bisogno perché la campagna in singolo è ben articolata, con una trama alla Fast and Furios valida, ma se cade la linea o ci sono problemi con i server si viene sparati fuori dalla partita e si resta a guardare la schermata iniziale senza una vera ragione.
Una cosa che ho apprezzato molto è la storyline vista in soggettiva ed i tanti, ottimi, filmati live con attori.


Considerando anche che l'online ha solo otto giocatori a sessione, un po pochini per una mappa così gigantesca, quindi non vedo le ragioni di questa scelta se non come deterrente contro la pirateria.
Un altro difetto, seppur marginale, è che le gare si svolgono in una Los Angeles fittizia solamente di notte.



Quindi dopo essere stati abituati al tempo ed al clima dinamico di giochi come Driveclub, che è migliorato tantissimo, sino a capolavori come l'ottimo Project Cars è straniante gareggiare solo di notte in ambienti troppo simili tra loro come se tutto il gioco fosse un unica "lunga notte" di corse.
Il punto forte però sono la giocabilità arcade ed il tuning che permettono di vincere molte corse con la stessa macchina divertendosi e personalizzandola.




Le modifiche possono essere sia puramente estetiche che strutturali, grazie anche ai diversi settaggi per i freni e le marcie personalizzate, ma soprattutto è il tuning a farla da padrone ed alcuni collezionabili sparsi per la città sono appunto pezzi speciali gratuiti da montare sull'auto.


La possibilità di correre senza che la polizia rompa le scatole eccessivamente è ben gradita, basta evitare di fare salire il livello outlaw, inoltre dalla mappa si può andare subito alle gare per chi vuole correre Fast and Furios senza vagare per la città che comunque ha diversi punti di interesse.
Tra le prime missioni da completare suggerisco quelle di Amy così da sbloccare l'accesso ai pezzi modificati sin da subito ma comunque a differenza di The Crew la progressione è molto libera e si può scegliere quale corridore seguire sin da subito a seconda di quali tipi di corse si vuole affrontare. 


In definitiva questo Need for Speed è un buon punto di partenza, migliorabile anche grazie ai DLC gratuiti che dovrebbero uscire a breve, ma non riesce a tornare all'apice dei giochi di corsa.
Forse è proprio il peso del nome che porta a deludere maggiormente i vecchi fan come me ma almeno non è una delusione totale come WRC 5 e soprattutto in singolo diverte parecchio quindi dategli un occasione perché potrebbe sorprendervi.

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