L'avevo promesso ed eccomi qui a fare la recensione dello splendido live action dedicato a Ruroni Kenshin, si tratta di un film uscito nel che porta sul grande schermo il personaggio del manga omonimo di Nobuhiro Watsuki.
Il film diretto da Keishi Otomo, responsabile anche della regia dello splendido Ryoma Den il Taiga Drama della NHK uscito nel 2010 che ripercorre le avventure di Ryoma Sakamoto e che ho da poco incominciato a vedere, quindi le mie aspettatie erano alte e devo dire che sono state ampiamente ripagate.
Uscito il 25 agosto 2012 nella terra del Sol Levante questo film è il primo di una trilogia conclusasi nel 2014 che ha riportato alla ribalta uno dei manga sui samurai più belli che ho mai letto.
Il film si apre con la battaglia di Toba-Fushimi svoltasi nel 1868 che ha visto gli imperialisti assestare il colpo definito allo shogunato Tokugawa dopo 200 anni di governo.
In mezzo a questo campo di battaglia si aggirano due personaggi che combattono su fronti opposti.
Il primo ad entrare in scena è Hajime Saito un membro dei shinsengumi, corpo speciale della polizia istituito dallo shogunato per reprimere i rivoltosi, e Battosai Himura un assassino spietato che lotta per rovesciare l'attuale governo interpretato dal giovane Takeru Satoh che abbiamo già visto all'opera nel ruolo di Ryotaro in Kamen Rider Den-O.
I due hanno appena il tempo di incontrasti dopo aver ammazzato un sacco di gente che la battaglia volge al termine e gli imperialisti vincono portando il Giappone nell'era Meiji.
Battosai decide quindi di lasciare la sua spada sul terreno per sancire la fine di un era ma questa viene trovata da un altro sopravvissuto e sappiamo già come andrà a finire.
Passano dieci anni ed il Giappone è cambiato drasticamente industrializzandosi ed aprendosi all'occidente così invece che crudeli samurai e signori della guerra i cattivi sono ormai degli avidi uomini d'affari.
Ecco dunque entrare in scena Takeda Kanryu, interpretato da Teruyuki Kagawa già apprezzato per il live action di 20th Century Boys ed ha lavorato anche a parecchi Taiga Drama, che riesce a risultare da subito incredibilmente antipatico.
Il ruolo di Kaoru è affidato a Emi Takei, modella molto attiva in televisione e negli spot pubblicitari, che riesce a dare quel senso di sperduto al personaggio che effettivamente non ho mai amato molto.
Battosai che ormai si fa chiamare Kenshin Himura viene appunto aggredito da questa simpatica donzella che lo scambia per Battosai, in realtà a ragione, perché c'è questo assassino misterioso che si proclama allievo della sua scuola e le i cerca vendetta, naturalmente poco dopo incontra il killer e se la vede brutta venendo così salvata dal nostro eroe.
Rincontriamo Hajime che adesso si fa chiamare Goro Fujita, per quella cosa per cui nel Giappone feudale basta cambiare nome e nessuno ti riconosce, ed è passato al servizio del nuovo regime facendo sempre il pulotto.
Rivediamo anche il tizio che ha preso la spada di Battosai e che adesso ne ha assunto l'identità continuando a mietere vittime per conto di Kanryu, anche il resto della compagnia di mercenari è molto sopra le righe ma li vedremo in azione solo nello scontro finale.
Per cercare Megumi, la dottoressa incaricata da Kanryu di produrre un nuovo tipo di oppio, il finto Battosai incomincia a massacrare tutti quelli che incontra compresi gli agenti di polizia dove la ragazza era andata per denunciare il cattivone.
Queste scene sono molto splatter e rendono il film più crudele e cupo del manga, anche le tecniche di spada ed i combattimenti sono più realistici quindi anche se il contesto è fantapolitico ho taggato il post come storico perché Ruroni Kenshin è un film sui samurai e la fine della loro era nettamente superiore ad altre produzioni che ho visto.
Infatti anche il concetto di via della spada è cambiato ed oltre ad essere vietato andare in giro con una katana, simbolo intoccabile per un vero samurai, i dojo di scherma hanno subito un duro colpo economico e quello di Kaoru è sull'orlo del fallimento e neanche Kenshin ci vuole stare.
L'unico allievo, non pagante, è il piccolo cacaminkia Yahiko, interpretato dal giovanissimo Taketo Tanaka nato nel 2000 che ha lavorato al musical di Black Butler nel ruolo di Phantomhive.
Gli scagnozzi minori di Kanryu vengono mandati a fare casino per il quartiere così da fare sloggiare i residenti e comprare il terreno a poco prezzo, sembra una di quelle cose da Law & Order, e quindi mentre fanno casino nella palestra di Kaoru ma ecco che Kenshin ritorna pensando a quella cosa di usare la spada per dare la vita e mena tutti a mani nude e bastoni devastando la palestra.
La polizia non la prende benissimo e se nell'era precedente sarebbe divenuto un eroe popolare adesso invece finisce in prigione, il bello della modernità, e qui vediamo per la prima volta Sanosuke Sagara.
Kenshin non resta molto in prigione perché Goro lo libera e conduce da Arimoto Yamagata un tempo comandante di Battosai ed adesso di Goro, questa metafora serve a spiegare come per secoli i giapponesi abbiano cambiato bandiera con onore in nome del più forte.
Liberato e tornato al dojo Kenshin riceve i vestiti del padre di Kaoru per sostituire i suoi logori ed eccolo finalmente apparire con i colori sgargianti del manga come siamo abituati dopo circa un ora, il film dura due e quindici minuti attestandosi ad uno dei live action più lunghi degli ultimi anni.
Un altra bella scena che ci ricorda il cambiamento sociale ed economico del Giappone è quella in cui Kanryu cerca di assoldare proprio Kenshin come sua guardia del corpo facendo la sviolinata sul fatto che i samurai pieni di onore adesso fanno la fame e le loro mogli e figlie devono prostituirsi per vivere perché l'unica cosa che conta sono i soldi.
Ecco dunque che finalmente entra in scena Sagara, uno dei miei personaggi preferiti nel manga e che in questo film ha ricevuto un ottima caratterizzazione da Munetaka Aoki, e spanciona sulla sua zanbato.
Inutile dire che come ogni buon pattern che si rispetti i due dopo essersi picchiati diventano amiconi e rifiutano i soldi del commerciante corrotto.
Succedono diverse cose tra cui l'avvelenamento del pozzo del quartiere che porta molti bambini ad ammalarsi gravemente e finalmente il personaggio di Megumi prende spessore.
Yu Aoi vanta una carriera di tutti rispetto per un idol giapponese, anche lei ha lavorato in Ryoma Den e mi sa che dovrò parlarne presto, così i due personaggi si confessano a vicenda.
Scopriamo come Kenshin si è fatto la cicatrice a forma di stella e del suo conflitto interiore ad ogni uccisione che lo ha portato ad abbandonare la via dell'assassino ed usare una spada a lama invertita per non nuocere alla gente.
Altra metafora sul cambiamento del Giappone la si vedere con Kanryu ed i suoi uomini che aprono un regalo dall'occidente, una mitragliatrice anacronistica e dai colori pacchiani, e scopriamo il piano del cattivone. Ovvero dominare il Giappone con l'assuefazione che da il suo oppio migliorato così da rendere schiave le masse e con i soldi comprare armi dagli stranieri per rovesciare il governo.
Megumi è stata rapita appunto per completare la formula ma i nostri eroi decidono di andarla a salvare e chiudere i conti con lo speculatore con una partenza degna di un anime epico.
Il combattimento alla villa è un po incasinato ma rende bene l'idea di due impavidi eroi che combattono contro i criminali attirati solo dal denaro.
Infatti quando gli scagnozzi incominciano ad indietreggiare Kanryu li incita tirando loro del denaro dalla finestra.
Naturalmente ciò non basta a fermare Kenshin e Sagara che una volta entrati nella villa devono vedersela con i boss di fine livello.
Tra gli scagnozzi seri di Kanryu c'è Banjin Inui convertitosi al cristianesimo wow e vegetariano che combatte a suon di pattoni con Sagara, piccola precisazione l'attore Genki Sudo è anche un vero combattente di UFC e buddista praticante.
L'altro scagnozzo degno di nota che prima andava in giro mascherato è Gein, interpretato da Go Ayano che ho apprezzato in Crows 0 2 tra le altre cose è Goemon nel live action di Lupin III e Joe il condor di Gatchaman di cui prima o poi dovrò parlare.
Lo scontro tra Kenshin e Gein è acrobatico e si passa dalle pistole, due revolver che però sparano tipo trenta colpi come nei videogiochi, ed il coltello.
Il duello è inframezzato con quello tra Sagara e Banjin che ogni tanto si fermano a filosofeggiare, bere e mangiare visto che combattono in cucina, e la scena del buco nel muro è epica.
Questi scontri mi sono piaciuti molto e solo per loro varrebbe la pena vedere il film ma non è ancora finita.
Kanryu essendo un cattivone viscido ed odioso usa il potere dell'occidente per prendere il sopravvento e si devasta la casa da solo.
Il piano dei tre è molto semplice, nel frattempo è sopraggiunto Goro un po come un feudale Ikki in Saint Seiya arriva quando serve ed ha la strada spianata, visto che la mitragliatrice ha dei punti ciechi dividiamoci.
Tocca quindi a Goro assestare il colpo decisivo al viscidone e questa posa è semplicemente splendida.
Naturalmente non è finita qui, manca ancora mezz'ora alla fine del film, quindi una volta liberata Megumi Kenshin scopre che Kaoru è stata rapita dal finto Battosai che vuole duellare con lui.
La storia è molto diversa da quella del manga ma devo dire che mi piace maggiormente questa versione enfatizzata ed il personaggio di Udo Jin-e, interpretato da Koji Kikkawa che è arttivo principalmente come musicista ed ha vinto numerosi premi negli anni 80 per poi riciclarsi anche come attore.
La tecnica di Udo paralizza kaoru che entro due minuti morirà soffocata, i due minuti ne durano un po di più, e questa cosa è una delle poche stranezze del film perché poi il combattimento è molto serio e con bellissime tecniche di spada.
Anche questa posa è fantastica e riprende a piene mani la tecnica usata da Kenshin nel manga ma mentre sta per scagliare il colpo fatale Kaoru riesce a liberarsi da sola e quindi Kenshin non è più costretto ad uccidere l'avversario tenendo così fede alla sua promessa.
Piuttosto che vivere in un mondo pacifico il samurai si suicida e così ha fine il primo dei tre film dedicati alla leggenda di Kenshin.
Nell'epilogo assistiamo all'arresto di Kanryu che cerca di corrompere gli agenti con il denaro inutilmente dando così l'illusione che la giustizia è imparziale cosa molto lontana dalla realtà.
Le musiche sono di Naoiki Sato, che ha curato anche molti anime tra cui X delle Clamp ed anche lui ha lavorato a Ryoma Den, quindi in definitiva questo è un grande live action che riesce a fondere il manga con tematiche più adulte e satira sociale.
Alla fine vediamo Kaoru risvegliarsi e cercare Kenshin che ritorna al dojo dicendo sono a casa così da sancire che ormai il loro legame è duraturo anche se nel film il lato romantico ed umoristico è stato molto limitato.
Mi sono piaciuti davvero tanto i combattimenti e le scenografie, molto curata la forografia ed alcuni paeaggi, quindi voglio nuovamente ringraziare gli Italian Sentai Subranger per aver sottotitolato questa perla che ogni amante dei film sui samurai dovrebbe vedere.
Davvero un film consigliato che nelle sue oltre due ore ha pochissimi punti morti e riesce a tenere vivo l'interesse dello spettatore sino alla fine rivelandosi un ottimo live action.
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