Tutto arriva insieme e tutto viene provato ma poco viene davvero goduto, no non è nulla di zozzo ma solo una considerazione sulle uscite dei videogiochi in Italia che si addensano in due weekend con mille titoli degni di nota dopo due mesi di astinenza.
Ecco dunque emergere anche un titolo di nicchia che in pochi scorgeranno sugli scaffali dei negozi e centri commerciali e chi come me lo vuole giocare deve farselo arrivare apposta, Bladestorm Nightmare.
Purtroppo nonostante il titolo dei ragazzi di Omega Force sia spacciato come una novità altro non è che un remake HD della versione PS3 con l'unica vera aggiunta della modalità nightmare ovvero una variante in cui ci sono i mostri mitologici.
Inizialmente ero entusiasta di rigiocare questo titolo su PS4 ma sono rimasto parecchio deluso, ho trovato gli stessi problemi e difetti della versione precedente, uscita nel 2007 e quindi davvero datata come gameplay, ma non c'è stato nessuno svecchiamento se non un minimo nella grafica.
L'azione dei soldati in battaglia e la risposta ai comandi strategici vanifica i punti interessanti del gioco e la versione nightmare è sconsigliata per i novellini.
Un punto a favore della produzione è senza dubbio la longevità, le battaglie campali durano diversi round e finire tutte le missioni provando a fare i trofei è impegnativo, però bisogna averne voglia ed io personalmente non ne ho più.
Come è già successo con Dynasty Warriors 8 Empires trovo che continuare a puntare sulle vecchie meccaniche con una variante del 10% sia una pessima mossa ed anche i fan come me si stufano.
Peccato perché Samurai Warriors 4 è un capolavoro ma si vede che qui sono andati al risparmio cercando di sfornare un titolo riciclando il più possibile, soprattutto i difetti, quindi Bladestorm Nightmare risulta solo confusionario e poco gestibile.
Davvero non capisco perché non si diano da fare a migliorare il gameplay come per Samurai perché gli elementi di Bladestorm sono interessanti e per adesso la cosa migliore sono le voci giapponesi, con maggiore cura sarebbe stato un titolo da consigliare ma così questa mini recensione serve solo a dire che è piatto e monotono e non basta qualche drago qua e là per la campagna francese a migliorare la situazione.
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