Tutti i Suikoden belli e brutti


Uscito nel 1996 e giunto da noi l'anno successivo il primo capitolo di Suikoden è forse uno dei JRPG più belli e meno conosciuti della PS One e merita un post tutto suo, anzi tutta la saga merita un post e quindi eccolo.
E' difficile far capire ai ragazzi di oggi che sono abituati a titoli accomodanti cosa rappresenta un gioco di ruolo con ben 108 personaggi da scoprire.
All'epoca non c'era internet ed il passa parola ed i vecchi numeri di PS Mania erano la fonte del sapere dei nerd amanti dei giochi di ruolo che volevano sviscerare titoli così complessi da occupare mesi e mesi di gioco.
Anche graficamente era uno spettacolo del 2D e visto che adesso sono apparsi sul PSN in versione digitale è un piacere rigiocarli entrambi.


Il seguito uscì nel 1999 e come da tradizione nel nostro paese arriva con un anno di ritardo, cambio di protagonista anche se avendo il save del gioco precedente si poteva sbloccare l'eroe come quest star, ed anche quello è un piccolo gioiello da amare.
Il gameplay viene affinato e la grafica migliorata così da creare un gioco davvero strabiliante che ha segnato una generazione.
Poi purtroppo la serie declina con i titoli tridimensionali che non sanno dare lo stesso spessore ai personaggi e la serie è ricordata solo dai fan più accaniti.


Nel 2002 esce il terzo capitolo e non arriva sulle nostre Playstation 2 cosa comunque non rimpianta dai fan che in quel momento si consolavano con i titoli migliori di quella generazione e devo dire che non ho mai sentito la sua mancanza recuperandolo solo in seguito.


Il passaggio al 3D è stato un grande passo indietro per il design mentre le cut scene in stile anime erano spettacolari all'epoca ma la sostanza del gioco non era più all'altezza dei titoli moderni.
Voler tenere i personaggi deformed è stata una scelta alquanto discutibile e tutto il carisma dei personaggi va perduto nel nulla.


Konami non si scoraggia, nonostante tutte le sue serie stiano andando verso il declino, e nel 2005 propone il quarto capitolo di Suikoden a tema navale piratesco.
Il gameplay era di una legnosità esagerata e cambiavano molte cose dai capitoli precedenti.


Questo capitolo esce anche nelle nostre terre, sempre con un anno di distacco per sottolineare come siamo il terzo mondo dell'elettronica, e ne ho vaghi ricordi ma nessuno soddisfacente.
Mi sembra che l'intro fosse un pippone pazzesco ed i personaggi, non più 108 ma molti meno, erano alquanto piatti e banali.


Sempre nel 2005 in Giappone e l'anno dopo da noi esce anche Suikoden Tactics che propone battaglie strategiche a scacchiera con le tematiche dei colpi speciali misti ma la storia era un po moscietta e se non si è amanti del genere a turni ci si addormenta a metà battaglia vista la lentezza dell'azione.


Nel 2006 Konami ci prova ancora e se gli appassionati non si fossero stufati da tempo avrebbe forse fatto centro perché Suikoden V era decente ma ormai i fan erano delusi dal cambiamento di regime dopo i primi due capitoli che restano i migliori.


Se avete fatto caso alle date avrete notato la genialata del marketing di Konami Europe a far uscire tre titoli della stessa serie in Europa a pochi mesi l'uno dall'altro creando una situazione quasi ridicola.
Infatti gli appassionati erano affamati di nuovi giochi ma sono ben altri i capolavori da recuperare su PS2.


Passano gli anni e Pro Evolution inizia il suo lento declino, i Crash Bandicoot di Konami sono orribili e fanno morire la serie, Metal Gear Solid dovrebbe essere finito ma Kojima sforna altri progetti lanciati verso il baratro ed è in questo scenario post apocalittico del mondo videoludico che i geniali marketing fanno uscire un nuovo capitolo di Suikoden dal titolo impronunciabile.


E' così che nel 2009, quando ormai la PS3 sta distruggendo la concorrenza, esce per Nintendo DS Suikoden Tierkreis che avrebbe dovuto far tornare in auge la serie.
Visto che è stato l'ultimo ad uscire si indovina come è andata a finire e non gli si può dare torto, capisco che copiare selvaggiamente un gioco del 1996 non sarebbe stato soddisfacente ma possibile che dopo dieci anni d'esperienza un titolo PS One sia ancora superiore come contenuti e gameplay alle nuove produzioni? La risposta è si, e Tierkreis finisce nel dimenticatoio in tempo zero mentre ancora adesso gli appassionati cercano i vari Dragon Quest e Chrono Trigger usciti sulla portatile Nintendo.
Insomma la serie della Konami era partita benissimo e rappresenta come non vada modificato un gameplay vincente in favore di una grafica discutibile.
Sogno sempre un nuovo titolo della saga ma ormai quei geniacci che hanno fatto questi capolavori sono già stati licenziati e mi rigioco i primi due sulla PS Vita più che volentieri.

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