L'uomo nell'alto castello


Le forze dell'Asse hanno vinto la seconda guerra mondiale e l'America è divisa in due parti, l'una asservita al Reich, l'altra ai Giapponesi. Sul resto del mondo incombe una realtà da incubo: il credo della superiorità razziale ariana è dilagato a tal punto da togliere ogni volontà o possibilità di riscatto. L'Africa è ridotta a un deserto, vittima di una soluzione radicale di sterminio, mentre in Europa l'Italia ha preso le briciole e i Nazisti dalle loro rampe di lancio si preparano a inviare razzi su Marte e bombe atomiche sul Giappone.
Sulla costa occidentale degli Stati Uniti i Giapponesi sono ossessionati dagli oggetti del folklore e della cultura americana, mentre gli sconfitti sono protagonisti di piccoli e grandi eventi. E l'intera situazione è orchestrata da due libri: il millenario I Ching, l'oracolo della saggezza cinese, e il best-seller del momento, vietato in tutti i paesi del Reich, un testo secondo il quale l'Asse sarebbe stato sconfitto dagli Alleati.


Conosciuto anche come La svastica sul sole, il primo titolo tradotto a membro di segugio con cui questo splendido romanzo è stato pubblicato inizialmente in Italia, è forse una delle opere migliori di Philip K. Dick autore che stimo tantissimo e che ha contribuito incredibilmente alla fantascienza moderna sin dagli anni 50.


Dalle sue opere sono stati tratti tantissimi film tra cui Blade Runner e Minority Report ed adesso è uscito il pilota di una serie televisiva ispirato proprio a L'uomo nell'alto castello.
Insomma è uno dei capisaldi della fantascienza distopica al pari di 1984 di Orwell eppure mi sembra incredibile di non averne mai parlato su questo blog, ecco dunque che rimedio e nell'attesa della serie tv se non avete mai letto il libro rimediate subito.

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