Game of the Year 2014 Best Indie


Quello degli indie è un fenomeno ormai così consolidato che fanno parte a tutti gli effetti delle categorie videoludiche di base, di solito si intende giochi fatti in povertà ma adesso grazie alle compagne kickstarter e sponsorizzazioni si tratta di titoli ben realizzati e spesso costosi per il pubblico.
Personalmente parlo di quei giochi digital delivery per PSN che ho giocato quest'anno e che a volte sono stati una spesa non indifferente.
Un esempio è lo splendido Oddworld che però non rientra nella categoria indie perché è un sequel blasonato e doveva uscire anche disco ma poi qualcosa è andato storto.


Come storto è andato Road not Taken che ha ricevuto da poco un aggiornamento per aggiungere features e livvelare i problemi del gameplay.
Avevo creduto molto in questo progetto e sebbene non sia male diventa troppo ripetitivo e punitivo ma non posso lamentarmi più di tanto, visto anche che l'ho avuto gratis con il Plus, quindi ci gioco in tranquillezza ma non è un titolo da consigliare a tutti.


Invece Trine Enhanced edition è stato un piacevolissimo passatempo e fa parte delle nomination 2014 solo perché su PS4 è disponibile giusto da dicembre.
Si tratta della versione migliorata del primo Trine già uscito per PC da tempo e che permette così di giocare tutti e due i capolavori su console next-gen, grazie anche ad un bundle dove si risparmia qualche euro, e resta ancora adesso un ottimo platform puzzle.


Altra lieve delusione è stato Entwined che dopo le prime fasi interessanti si attesta a mera ripetitività ed alla fine dell'avventura non sono rimasto particolarmente colpito.
Sembrava un gioco in grado di lasciare il segno dentro di me invece ciò non è successo e merita di essere giocato solo a prezzo budget, adesso è tra le offerte di gennaio, ma altrimenti lasciate stare.


Hohokum è un titolo molto particolare che fonda il suo gameplay nello stile visivo con cui è realizzato ma ai fini di gioco è troppo dispersivo e senza trama per meritare il podio.
Una trama o almeno un perché di fondo sarebbero bastati a renderlo più interessante mentre così è troppo fine a se stesso.


Discorso inverso per Never Alone che fonda tutto sulla trama e le citazioni culturali di cui è infarcito ma dopo metà gioco soffre di una ripetitività sconcertante e non riesce a galvanizzare il giocatore.
Con qualche idea in più sarebbe potuto essere un ottimo platform ma così finisce in fretta e senza un vero mordente, peccato ma questo è un indie a tutti gli effetti e si sapeva che puntava tutto sull'atmosfera.


Di Valiant Hearts avevo già parlato nel post sui punta e clicca e lo rimetto anche qui nonostante sia ben lontano da un indie, visto che Ubisoft ci ha speso un po di soldoni per realizzarlo e pubblicizzarlo, ma il suo valore come gioco commemorativo va oltre il semplice marketing e merita almeno il podio.


Transistor poteva vincere perché ha tutto, trama intrigante e per nulla scontata, design e personaggi realizzati magistralmente, grafica funzionale che nonostante i limiti del prodotto riesce a restare impressa nella mente del giocatore.
Insomma Transistor è un grande gioco dagli autori di Bastion e merita di essere giocato ma non mi ha stregato come il vincitore di questo post.


Infatti Rogue Legacy mi ha tenuto incollato alla play per diversi giorni surclassando titoli retail appena comprati.
Il gameplay è magnetico e per riuscire ad addentrarsi nel castello bisogna sudare sangue e risparmiare soldi più che si può per potenziare il prossimo erede.
Tra tutti i giochi digitali che ho fatto nel 2014 è quello che maggiormente mi ha colpito e lo consiglio davvero a tutti.

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