Sunfire and Big Hero 6


Ormai da qualche giorno è possibile vedere anche da noi il nuovo film Disney Big Hero 6 ma una cosa che in molti non sanno e non sapranno neanche dopo averlo visto è che questa pellicola, questo cartoon per famiglie dall'aria buonista, è tratto da un fumetto Marvel del 1998 che poco ha da spartire con la sua controparte cinematografica.


Innanzitutto la miniserie di tre numeri che introduce Hiro e Baymax nel mondo Marvel è ambientata in Giappone, e non a San Fransokyo, e si intitola Sunfire and Big Hero 6 proprio perché il centro della storia è Sunfire, da noi Sole Ardente, purtroppo queste storie sono inedite in Italia e disponibili solo in lingua originale.


I personaggi come avrete intuito sono molto diversi da quelli presentati nel film a cominciare dai due "protagonisti" dove Hiro è un classico ragazzino Giapponese occhialuto, genio, e nerd addolorato per la scomparsa del suo idolo Sunfire che finirà in un mare di guai.


Visto che la storia è ambientata in Giappone già nel primo numero fa la sua comparsa uno dei personaggi giapponesi più amati/odiati della Marvel ovvero Silver Samurai che poi entrerà nella squadra.
Questa mini scritta da Scott Lobdell si ispira alla squadra creata da Steven T. Seagle e Duncan Rouleau per un numero di Alpha Flight e per oscure ragioni burocratiche anche se realizzata successivamente è stata presentata prima spiazzando i lettori con tanto di prefazione di Stan Lee.


I disegni sono di Gus Vazquez ed a vederli adesso non sembrano un gran che ma quasi vent'anni fa facevano certamente effetto così come fa effetto vedere Baymax nel suo concept originale ovvero una sorta di maggiordomo incazzoso capace di trasformarsi in un mostro verde e squamoso.


Paradossalmente invece gli altri Big Hero 6 non Marvel sono rimasti quasi inalterati anche nel film così abbiamo Honey Lemon e Go Go Tomago con un design simile, ma devo dire che se avessero usato la formazione originale le sale sarebbero piene di fan sfegatati e non bambini che credono di vedere Gli Incredibili 2.
Da non perdere la scena post credits con Stan Lee, per cui i fan Marvel sbaveranno e visto che molti non lo sapevano e sono usciti al volo eccola qua...




Visto che quasi nessuno ha più sentito parlare di questo super gruppo sino ad ora è facile capire che l'idea anche se intrigante non ha attecchito nel 98 ma la Marvel ci ha riprovato nel 2008 ma di questo parlerò un altra volta, come del film, e anche se ci sono già le statuette Disney Infinity 2.0 di questo brand non credo che passerà alla storia come un capolavoro dell'animazione ma va visto comunque e se potete leggete anche questo fumetto.


Forse non sarà una pietra miliare ma ho trovato questo fumetto scorrevole e divertente, quelle vecchie storie fracassone senza troppe pretese ma con un cast ben congegnato, ci sono tutti gli elementi classici del fumetto americano anni 90  nel bene e nel male quindi alla fine mi ha davvero fatto piacere leggere questa storia e scoprire le vere origini di questo super gruppo.

Commenti