Giusto per cambiare un po tema e parlare di cose nerd, come se non lo facessi già abbastanza, oggi mi è venuta voglia di commentare una notizia apparsa qualche giorno fa su Spaziogames in cui viene riportata un altra classifica improbabile dopo quella della serie più amata dai fan.
Non che questa classifica sia sbagliata, semplicemente è una notizia inutile e tendenziosa visto che oltre la metà dei titoli che vi appaiono non sono mai usciti da noi.
Infatti dubito che qualcuno abbia riconosciuto la copertina di Momotaro Densetsu e sia scoppiato in lacrime perché era troppo il suo gioco preferito come invece sembra essere successo al pubblico nipponico che lo cita in moltissime classifiche.
Tra l'altro giusto per ricordare che i giapponesi non sono sessisti, hanno solo vagoni del treno separati per tenere a freno i maniaci, la classifica è anche divisa tra il pubblico maschile e quello femminile che da a Momotaro solo il secondo e terzo posto.
Ma la classifica è divisa anche per epoche storiche così scopriamo che nel periodo Showa, corrispondente al regno dell'Imperatore Hirohito che va dal 25 dicembre 1926 sino al 7 gennaio 1989 e che è stato il regno più lungo tra tutti quelli degli imperatori giapponesi, il gioco più popolare era una delle nuove versioni di Momotaro.
Invece nel periodo Heisei, che va dal 8 gennaio 1989 sino ad adesso e vede sul trono l'imperatore Akihito ma di questa storia dell'imperatore rinchiuso nel palazzo imperiale a Chiyoda un tempo conosciuto come il castello di Edo ne parliamo un altra volta, Momotaro scende in quinta posizione.
Nonostante la storia del Giappone mi affascini particolarmente, e sia andato anche a vedere la mostra a Genova, questo dimostra soltanto come lì sia un mondo totalmente alieno e forse un giorno potrebbero davvero chiudere i negozi specializzati ma il loro gusto è così diverso dal nostro che a pensarci bene è sorprendente che abbiano dominato il mercato internazionale per così tanto tempo.
Ormai è chiaro che i gusti mondiali volgono verso gli FPS ed il free roaming e per quanto io faccia parte di quella nicchia di appassionato di picchiaduro e JRPG sono costretto ad ammettere che i nuovi capisaldi dei videogames moderni sono tutte produzioni occidentali e le vecchie serie orientali sono sempre più stantie ed in declino verso il grande pubblico.
Infatti nonostante il brand di Resident Evil sia più volte presente in classifica vince solo per gli over 40 mentre per gli adolescenti è appena a metà classifica e forse è così alto solo grazie al nome tramandato di generazione in generazione visto che non si può negare il suo lento declino verso l'action.
Purtroppo se facessero una classifica del genere in Italia sarebbe piena di Call of Duty e Battlefield mentre i giochi che hanno davvero rivoluzionato il mercato non verrebbero neanche nominati, in fondo è così anche in Giappone come abbiamo appena visto dove stravince un brand amato solo da loro ed ormai estinto.
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