Little Big Planet 3 l'innovazione che non sbalordisce


La mia personale attesa di Little Big Planet 3 è stata alquanto travagliata, prima era tipo "non vedo l'ora che esca" poi "ma quando esce?" infine "cavolo esce domani, chi se lo ricordava" questo perché essenzialmente come molti altri titoli è stato schiacciato dalle produzioni di massa piene di pubblicità e sponsorizzate ovunque.


Alla fine è arrivato nelle mie mani e la voglia di giocarlo è stata davvero scarsa dopo aver liberato Parigi ed aver esplorato il Kyrat.
Questo non toglie che sia un bel titolo e l'unico platform decente uscito per PS4 a Natale, l'unico concorrente è LEGO Batman 3 che vista la sua natura può non piacere a tutti, ma l'innovazione e le modifiche del gameplay non mi hanno detto nulla.
Certamente è il titolo della serie che cerca di innovare maggiormente il brand, che conta due capitoli su PS3 ed uno su PS Vita, però sono solo miglioramenti di qualcosa che c'era già e non una rivoluzione per la next-gen.


I nuovi personaggi aggiuntivi sono simpatici da vedere ma non competono minimamente con Sackboy e mentre scrivo queste righe non riesco neanche a ricordare i loro nomi.
Il gioco si è evoluto e la comunity è grande, visto che recupera i contenuti creati per i precedenti titoli, ma la storia è davvero corta e poco appassionante e mi ha dato la sensazione che si poteva fare molto di più.
Graficamente su PS4 è uno spettacolo da vedere ma si basa tutto sull'editor e meccaniche già viste come se la fantasia senza limiti che millanta il presentatore ad inizio gioco fosse già esaurita.


Chi vorrà esplorare le possibilità offerta da Little Big Planet 3 troverà un buon gioco e si divertirà senza badare troppo alle novità inserite, naturalmente è una scelta obbligata per gli amanti dei platform e forse mi aspettavo troppo ma manca qualcosa e per questo non lo considero un capolavoro.

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