Dopo un giorno dedicato a me stesso ecco una bella recensione di un anime che mi sta molto a cuore e sfruttando la pausa di Sailor Moon Crystal questa volta tocca alla serie animata di Ghost in the Shell finire sotto i riflettori.
Uscito con due anni di distacco dalla prima serie Stand Alone Complex di cui avevo già parlato questo sequel si avvicina maggiormente alle tematiche del manga di Masamune Shirow e del film capolavoro che adoro.
La sezione 9 torna in grande stile in altri 26 episodi che li vedono affrontare una minaccia più concreta, quella degli undici individuali e del problema dei profughi asiatici, ma la serie è piena di piccole perle e citazioni senza contare gli approfondimenti sul passato del maggiore, di Paz, e Saito.
Il nuovo primo ministro Kayabuki è un ottimo personaggio mentre Kuze e Goda non mi piacciono molto, anzi detesto Goda perché trasuda cattiveria diventa antipatico dopo pochi seconda dalla sua entrata in scena tanto che speri che lo ammazzino come un cane subito, mentre la serie è costruita in maniera diversa.
Infatti se il primo stand alone era incentrato sugli hacker e la corruzione politica qui entra in scena l'ideologia e la guerra fredda tra nazioni senza contare un massiccio riferimento al cyberspazio ed al suo utilizzo.
Tornano anche i Tachikoma e diventano personaggi a tutti gli effetti mentre i siparietti comici alla fine degli episodi secondo me perdono spessore.
La trama è meno diluita e gli ultimi cinque episodi si guardano praticamente tutti d'un fiato in bluray per vedere la conclusione della storia.
Le tematiche affrontate sono più varie ed introspettive che nella prima stagione e questo mi è piaciuto molto, anche le musiche mi hanno colpito favorevolmente e la sigla non è più in CG quindi apprezzabile, insomma se vi piace la fantascienza serie guardatelo perché anche dopo dieci anni dalla sua uscita è meglio di molte altre produzioni.
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