La seconda stagione di Torchwood e l'influenza


L'influenza è quasi sconfitta ed un altra stagione di Torchwood sta finendo con essa, questa seconda serie per quanto più avventurosa mi ha colpito di meno e spicca più che altro per i suoi personaggi che per le situazioni.
Se nella prima stagione avevo trovato molte storie toccanti, quella del Capitano Jack Harkness è stata davvero una bella puntata, qui non è altrettanto ma il tasso d'azione e minaccia globale è salito vertiginosamente.
Il finale della prima stagione è stato alquanto deludente, il demonio gigante un po forzato, e devo dire che non si collaga benissimo al Doctor Who visto che in Torchwood sembra che sia il Dottore a venire a prendere Jack mentre sul finire della terza stagione è Harkness ad inseguire il Dottore.


Comunque il primo episodio della seconda stagione parte a bomba con l'arrivo di un nuovo personaggio davvero carismatico, il capitano John Hart interpretato da James Marsters idolatrato nei panni di Spike per diversi anni della mia Buffydipendenza, ed anche negli episodi successivi si sente maggiormente l'azione.
Il clima è meno teso e le storie più scanzonate, con tanto di gag e battute, e la dose d'azione molto più alta con tanto di cospirazioni e minacce globali.


Ad un certo punto per saldare maggiormente il legame con Doctor Who, e visto che l'attrice era momentaneamente libera, per tre episodi appare Martha Jones che collabora con Torchwood ed aiuta Owen dopo la sua morte.
Certamente questo cambio di clima avrà fatto piacere ai fan del Dottore ma trovo che i n questo modo sia diventato più commerciale.
Quello che mi aveva colpito era proprio la profondità delle storie ed in alcune mi sono commosso siano alle lacrime, forse per colpa dell'influenza, ma qui invece si respira un clima diverso che comunque non raggiunge l'alchimia perfetta del Doctor Who neanche cercando di integrare i personaggi scartati.


Le poche puntate con John Hart valgono la visione di tutta la stagione, anche sono carine ma solo carine, quindi continuo a non essere convinto di questa serie perché mi da sempre di più la sensazione che non abbia sfruttato tutte le sue potenzialità restando all'ombra del Dottore.
Almeno il capitano Jack Harkness torna ad essere gioviale, per non dire gaio, ed è una cosa che ho apprezzato peccato che molti episodi non trasmettano nulla e siano solo d'intrattenimento.
Adesso che sono quasi guarito e visto che tornerò al lavoro non so se riuscirò a vedere anche la terza stagione, e poi la quarta che devo ancora comprare, ma ne parlerò sicuramente ed intanto amate anche voi il capitano John Hart.

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