Sebbene i prodotti proposti ai fan non siano sempre fedeli all'originale, in fondo anche Sherlock è una modernizzazione del classico personaggio, questo nuovo fumetto americano scritto da Ken Jenssens non mi ha detto nulla.
per adesso ho visto solo il numero 0 ma se quello doveva convincere i lettori a prendere il primo numero almeno nei miei confronti ha avuto l'effetto opposto.
Trovo che i disegni di Matthew Martin sono siano per niente in linea con il personaggio, sono poco dettagliati ed i fondali risultano alquanto scialbi, sembra un numero di Dylan Dog ma di quelli mediocri.
Poi non mi piace per niente il design, soprattutto quello di Watson vecchio bacucco, ed ogni tanto le facce si deformano in modo grottesco con un risultato davvero pessimo in molte scene.
Sembra lo Sherlock Holmes di Guy Ritchie ma molto più brutto, insomma in queste poche pagine non ho trovato nulla che valga la pena approfondire e non sono neanche certo di voler leggere il seguito.
Tutto è banale e poco fluido, Watson sembra un carciofo che aspetta che Holmes risolva tutto con la violenza intanto che ciancia le sue deduzioni a colpi di kung fu, poco credibile e molto stereotipato.
Poi magari nel loro catalogo, e tra i vari autori che per fare gavetta lavorano per chiunque, qualche buon artista è presente ma per adesso non mi sento di consigliare i loro fumetti e questo Sherlock è meglio evitarlo.
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