Il geniale Professor Challenger si trova impegnato in un'impresa ai limiti delle possibilità umane, in compagnia di un altro scienziato, di un giornalista e di un nobile sportsman. Prigionieri in un mondo davvero perduto, un'isola geologica sopravvissuta misteriosamente nel cuore della giungla amazzonica, i protagonisti si imbatteranno in fantastiche avventure tra dinosauri, pterodattili, iguanodonti e uomini scimmia.
Questa è la trama di uno dei pochi libri scritti da Arthur Conan Doyle a non avere Sherlock Holmes come protagonista ma bensì un fantastico viaggio alla scoperta di un mondo popolato da misteriose creature e dinosauri.
Il fascino che i dinosauri hanno avuto nella mente degli scrittori e soprattutto nei ragazzi si intravede in questo bellissimo libro, scritto nel 1912, che riesce ancora oggi a dare emozioni e fare sognare.
Da questo romanzo sono stati tratti diversi film, gli ultimi alquanto scadenti, e certamente hanno influenzato Michael Crichton per la creazione di Jurassic park ed il suo seguito chiamato appunto Il mondo perduto.
I dinosauri mi sono sempre piaciuti, come questo libro di Doyle, ed adesso che sto vedendo Terra Nova mi è tornata la scimmia ed ho voluto parlare di questo libro che forse è il punto focale della letteratura di genere che riguarda i dinosauri e le oasi dove sopravvivono in attesa che l'uomo gli vada a rompere le scatole.
Da piccolo mi piaceva un sacco anche Alla ricerca della valle incantata, ed anche adesso o meglio solo il primo, ed è un peccato che tale ambientazione venga usata poco nei videogiochi.
Vorrei tanto un nuovo Dino Crisis invece che l'ennesimo Resident Evil sempre più tamarro e sparatutto, i dinosauri mi gasano molto basta vedere quante ore ho passato a giocare a Cadillacs e Dinosauri della Capcom ma sul versante libri devo dire che quello scritto da Doyle è sicuramente quello che maggiormente mi ha colpito quando l'ho letto.
Consigliatissimo anche dopo cento anni dalla sua stesura, un grande romanzo d'avventura in grado di far sognare il lettore.
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