Castlevania Mirror of Fate HD e gli altri giochi spin off della serie


Dopo i vari insuccessi delle prime versioni tridimensionali per Playstation 2 sembrava che il brand fosse destinato a rimanere indietro rispetto alla concorrenza, Symphony of the Night è ancora adesso un gioco epico e meraviglioso ineguagliato dopo quindici anni.
La serie era dunque continuata con spin off rigorosamente 2D prima sul Game Boy Advance e poi sul Nintendo DS.
Nel 2010 Konami decide di riprovarci ed affida il nuovo titolo per PS3 e X-Box 360 hai ragazzi di Mercury Steam che con Lord of Shadow realizzano un vero capolavoro riaccendendo la fiamma dei fan per la serie.


Il titolo ha un solo difetto, il vero epilogo devi comprarlo online come DLC cosa che ha fatto infuriare i fan visto che si tratta pure di un finale alquanto aperto per permettere un seguito.


Ecco dunque che nel 2013 esce Mirror of Fate, curato sempre da Mercury Steam, per Nintendo 3DS che si propone come seguito da giocare in attesa di Lord of Shadow 2 previsto per il 2014.
Questo titolo introduce Simon Belmont come protagonista e nonostante la grafica poligonale resta un platform GDR come gli spin off precedenti, cosa che ho apprezzato molto.
Tutta questa lunghissima prefazione serve a spiegare come mai sono tanto entusiasta per la versione HD recentemente rilasciata su PSN e XBLA nonostante sia realizzata mediocremente.


Infatti l'HD del titolo è del tutto superfluo visto che a differenza di Resident Evil Revelation il restyle è minimo e si vede che i modelli poligonali sono scarni facendo restare un gioco PSN e non un remake da vendere singolarmente.
Ho trovato comunque valide molte nuove opzioni come la possibilità di  lasciare segnalini sulla mappa per ricordarsi i segreti "inaccessibili" e la risposta ai comandi non è male.
Mi lascia interdetto il fatto che Konami non abbia realizzato una versione PS Vita, che avrebbe fatto la gioia di molti e rivalutato la console, dove i difetti tecnici sarebbero stati meno evidenti.


Insomma se il porting è stato realizzato male almeno il gioco è valido anche se un po corto, ed il trofeo di finirlo in meno di 3 ore è fattibile solo ad un secondo gameplay, l'esplorazione del castello è più guidata ed a livello facile è davvero troppo facile.
Secondo me averlo voluto convertire per console da casa è stato un errore perché la qualità rimane quella da portatile e l'ho preso giusto perché mi sono lasciato tentare dalla collector edition dove sono contenuti anche i due DLC ed il gioco base è praticamente in regalo.


Nota bene che sono tutti e tre contenuti da scaricare perché Konami ha ben deciso di non metterli su disco, cosa davvero stupida, quindi se non avete l'online lasciate perdere.
Il titolo ha venti trofei e questi tutti si possono ottenere completando semplicemente il gioco, poi bisogna ripetere l'avventura con Trevor ed infine con Alucard ma è molto meno difficile di Lord of Shadow.


Visto il mio rinnovato entusiasmo per la serie, nonostante gli alti e bassi, è doveroso parlare un po di anche degli altri spin off per le portatili ed incominciamo con Castlevania Circle of the Moon il primo titolo ad uscire per GBA nel 2001.


All'epoca non mi aveva colpito tantissimo ma è un gioco valido, anche se inferiore a Symphony of the Night, che proponeva Nathan Graves nel ruolo di protagonista.
Il gameplay era fatto con molto backtracking ma i fan avevano apprezzato le similitudini con i primi capitoli della serie.


Nel 2002 esce Castlevania: Harmony of Dissonance che fa ritornare la trama sulla famiglia Belmont con un discendente di nome Juste il cui aspetto ricorda poco vagamente Alucard.


Ho davvero pochi ricordi di questo titolo, controllando in collezione ho visto che ce l'ho e l'avevo anche finito, ma rigiocandolo un attimo non  mi ha entusiasmato.
Una piccola evoluzione rispetto al capitolo precedente ed è interessante la possibilità di usare la versione 8 bit di Simon creando un effetto nostalgico da lacrimoni.


Infine nel 2003 esce Castlevania Aria of Sorrow ed allora si che mi esalto perché è il seguito ufficiale di Symphony of the Night che vede la reincarnazione parziale di Dracula in Soma Cruz nel 2035 che viene guidato da vari discendenti del clan Belmont e da Alucard stesso per impedire un nuovo avvento delle tenebre.


Il gameplay è straordinariamente ricco e sfaccettato, ci sono tanti poteri e zone segrete da trovare.
Tecnicamente è il massimo per quella generazione ed il livello delle animazioni era sopra la media rendendolo gradevole ancora adesso.
Trovo che sia un gioco impareggiabile e che abbia rilanciato la serie, almeno sulle portatili.


Però le peripezie di Soma Cruz non sono finite e nel 2005 torna su Nintendo DS in Castlevania Dawn of Sorrow seguito del primo capitolo che riesce a stupire con filmati in stile anime presenti come intermezzo per vari boss ed un gameplay ancora più rifinito. 


Anche qui le ore di gioco erano volate, con l'ausilio del doppio schermo si poteva finalmente avere sempre la mappa sottocchio ed alcuni incantesimi andavano lanciati usando il touch screen cosa molto intrigante all'epoca.
Insieme al primo capitolo e Symphony of the Night è secondo me uno dei Castlevania 2D migliori di sempre e scegliere il vincitore è cosa ardua che dipende principalmente dal gusto personale.


Purtroppo questo nuovo stile è stato abbandonato e per il ventesimo anniversario della serie nel 2006 è uscito sempre su Nintendo DS Castlevania Portrait of Ruin che propone un gameplay con due personaggi ma si allontana dalle trame precedenti per esplorare nuove soluzioni narrative.


Naturalmente questa scelta non mi è piaciuta ma il gameplay in cui si alterna l'utilizzo di Jonathan Morris che usa la forza bruta e Charlotte Orlean in grado di utilizzare la magia è ben congegnato ma poco fedele alla saga.
Tecnicamente è molto valido e le sequenze d'intermezzo sono degne di un anime ma non mi ha entusiasmato.


Infine nel 2008 è uscito un nuovo titolo che si discosta ancora dal precedente gameplay ma devo dire che mi era piaciuto molto.
Il gameplay basato sulle combinazione di vari poteri, singolarmente erano utili ma certe combinazioni risultavano devastanti e con effetti speciali davvero belli da vedere, ed una grafica al limite della console portatile lo rendono il titolo tecnicamente migliore uscito su DS.


Il nuovo personaggio femminile non mi dispiace anzi a rivederlo adesso mi ricorda un po Bayonetta solo che questo titolo è uscito ben due anni prima e forse ne è la fonte di ispirazione, almeno a livello estetico.
Si conclude questa carrellata di spin off sulle console portatili usciti negli ultimi anni ma di titoli con il nome Castlevania ce ne sono ancora tanti e prima o poi farò un altro post per ricordarli con affetto.
Il fulcro di questo articolo doveva essere Mirror of Fate HD e tornando a questo dico solo che è un titolo valido anche se avrebbero potuto curarlo di più e la quantità di extra aggiuntivi praticamente nulla ma visto che adoro la serie lo apprezzo lo stesso.

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