Una saga fantastica, ambientata in un mondo di sinistre atmosfere e macabre minacce, che appare come lo specchio oscuro di quello reale. Qui, in uno sconfinato paesaggio apocalittico, l'eterno, epico scontro fra il bene e il male s'incarna in uno dei più evocativi paesaggi concepiti dall'autore: Roland di Gilead, l'ultimo cavaliere, leggendaria figura di eroe solitario sulle tracce di un enigmatico uomo in nero, verso una misteriosa Torre proibita. L'uomo in nero fuggì nel deserto e il pistolero lo seguì.
“Io non miro con la mano; colui che mira con la mano ha dimenticato il volto di suo padre. Io miro con l’occhio.
Io non sparo con la mano; colui che spara con la mano ha dimenticato il volto di suo padre. Io sparo con la mente.Io non uccido con la pistola; colui che uccide con la pistola ha dimenticato il volto di suo padre.
Io uccido con il cuore.”
Nel corso degli anni questa saga iniziata da King quando era ragazzino e continuata per ventidue anni visto che il primo abbozzo de L'ultimo cavaliere era uscito del 1982 e il settimo romanzo intitolato appunto La torre nera nel 2004.
Si può infatti dire che questa sia una saga generazionale visto che attraversa gli anni in tutti i sensi, i protagonisti viaggiano nel tempo e nelle dimensioni per raggiungere la torre nera ed anche il lettore cresce con loro.
Per fortuna ho incominciato questa saga verso la fine della sua pubblicazione ed ho dovuto attendere come novità solo l'ultimo libro, e ne è valsa la pena anche se il finale potrebbe non piacere a tutti.
Nel corso degli anni lo stile di King è cambiato parecchio, preferivo quello dei primi grandi romanzi, ed in questa lunga avventura assistiamo non solo alla maturazione di personaggi del libro ma a quella dell'autore tramite autocitazioni di se stesso, Stephen King è uno degli elementi fondamentali di questo viaggio e personaggio presente nella storia, e dei suoi romanzi.
Infatti sono molti i riferimenti ad altri libri quali Le notti di Salem e L'ombra dello scorpione ma sono presenti anche molti rimandi ad opere classiche come il mago di OZ, Satr Wars ed Il Signore degli Anelli, e perfino Harry Potter rendendo i racconti un piacevole minestrone pop pieno di citazioni.
Nel 2012 King ha anche scritto una sorta di spin off di cui avevo già parlato facendo così salire i libri della saga a otto, ma perché ne riparlo adesso?
Semplice un amico ha chiesto cosa potesse leggere di interessante scritto da King e certamente questi sono tra i suoi libri migliori perché scritti ancora con il cuore.
Commenti
Posta un commento