Sherlock Holmes a confronto


Ci sono personaggi che entrano nel cuore e nell'immaginario collettivo e sicuramente Sherlock Holmes è il detective più conosciuto e apprezzato del mondo e si pensa subito a lui, inoltre è anche il detective più copiato infatti negli ultimi anni sono fioccate nuove versioni di questo leggendario investigatore.
Volevo parlare di tutte quelle uscite ma effettivamente sono molte e per adesso mi limito a quelle recenti che modernizzano il personaggio.


Partiamo naturalmente con quello che ha segnato il ritorno in grande stile del detective più famoso di tutti i tempi, il film di Guy Ritchie è del 2009 e grazie alle fantastiche interpretazioni di Robert Downey Jr. e Jude Law ha rappresentato un must sia per i fan del detective che per quelli dei film d'azione sopra le righe.
In questo film tutto è poesia e sebbene il personaggio sia stato pesantemente modernizzato risulta incredibilmente affascinante e la sua lotta con il misterioso e satanico Lord Blackwood  è davvero avvincente e piena di colpi di scena anche se meno cervellotico di un classico romanzo di Doyle.


Nel 2011 assistiamo al sequel che come preannunciato nel finale vede come nemico il geniale professor Moriarty che rappresenta uno dei nemici fondamentali e più complessi di Holmes che poi verrà ripreso in mille altre serie di cui appunto sto per parlare.
Ci sono diverse curiosità su questi due film ma quelle che ho trovato più interessanti sono queste:

  • Il set per la casa di Sherlock Holmes è stata precedentemente utilizzato come casa di Sirius Black in Harry Potter e l’Ordine della Fenice.
  • Nel film l’arte marziale che Holmes usa è il Wing Chun. Robert Downey Jr. è un praticante nella vita reale e la scena di lotta tra lui e David Garrick al Pit Punchbowl è stata coordinata con l’aiuto del suo allenatore.
  • Guy Ritchie ha insistito sul fatto che la battuta “Elementare Caro Watson” fosse eliminata. Tra l'altro nei libri Holmes non dice mai quella battuta che è diventata famosa solo in seguito.
  • Un corvo è visibile ogni volta che viene ucciso un personaggio.


Sherlock è sicuramente la modernizzazione più riuscita del personaggio ideato da Arthur Conan Doyle, la serie inglese del 2010 si basa su un semplicissimo concetto che vede Holmes ai giorni nostri indagare su casi ispirati ai classici romanzi.
Benedict Cumberbatch riesce a ricreare uno Sherlock Holmes credibile ai giorni nostri, un po altezzoso ed egocentrico, e presto lo vedremo anche nel nuovo film di Star Trek in uscita a giugno.
La serie non mi dispiace affatto anche se ne ho visti solo alcuni episodi, inizialmente la reputavo una commercialata per via del fatto che cercasse di sfruttare il successo del film di Guy Ritchie ma poi mi sono dovuto ricredere e la considero una buona serie poliziesca.
Le stagioni sono composte da solo tre episodi da 90 minuti ognuna e nonostante sia classificata come serie televisiva ha il format di un film tv che ricorda di più il tenente Colombo che non serie moderne come CSI o NCIS e questo probabilmente serve anche per gestire meglio le riprese.
Alla fine della prima serie appare appunto il professor Moriarty in una veste molto più giovanile ed accattivante e sebbene le cose non vadano come da copione ci sono diverse trovate interessanti.

  • Nel corso del primo episodio della seconda stagione Lara Pulver/Irene Adler è apparsa senza veli, causando la protesta di ben 102 telespettatori su 8.75 milioni complessivi che hanno scritto a Auntie Beeb per chiedere che, almeno nelle repliche, la scena sia tagliata.
  • La scena in cui Sherlock e John mangiano insieme nel primo episodio venne girata in un bar di Swansea, in Galles. Il locale, scelto poiché situato vicino a un vicolo, venne ridisegnato per fare in modo che sembrasse un ristorante italiano.


Elementary invece è davvero triste, questa serie americana del 2012 cerca di proporre un Holmes quasi grottesco che non ha nulla a che fare con il personaggio visto che tanto per cominciare si svolge a New York e non a Baker Street ed il dottor Watson, Joan Watson, non si sa bene come mai, probabilmente per alzare gli indici d'ascolto, è interpretato da Lucy Liu!


Che a parte i lati positivi che potete vedere sopra non rispecchia per niente il mio ideale di Watson ma neanche nel carattere e nell'atteggiamento, insomma è davvero una commercialata pazzesca che cerca solo di sfruttare l'interesse del pubblico.
I casi sono molto più semplici e seguono i classici canoni dei telefilm polizieschi con in più qualche battuta ma non regge il confronto con la serie britannica e Jonny Lee Miller nonostante abbia alle spalle una lunga carriera al cinema ed in diverse serie tv non riesce a rendere credibile questo Holmes che cerca di disintossicarsi da droghe ed alcol lavorando come consulente della polizia.

  • Visto che la CBS non ha ottenuto i diritti per il remake ufficiale ha dovuto modernizzare il personaggio cambiando considerevolmente le cose, ecco il perché di un Watson donna.
  • Natalie Dormer interpreta Irene Adler nelle ultime tre puntate della serie dopo i suoi impegni in Game of Thrones dove veste i panni di Margerey Tyrell. 
  • Il gioco di parole sul poster New Homes New Watson New York è davvero triste visto che la serie si svolge a New York.

Comunque ogni serie cerca di tenere dei punti in comune con il personaggio classico e forse quello che si nota di più è il violino.




A parte Lucy Liu, che avrebbe fatto meglio a continuare ad interpretare una Charlie's Angels, gli altri due Watson mi piacciono parecchio e certamente quello di Jude Law è più combattivo ed energico ma anche quello interpretato da Martin Freeman, che adesso interpreta Bilbo Baggins nella nuova trilogia de Lo Hobbit, risulta efficace sul piccolo schermo.


Insomma il ritrovato amore per questo personaggio storico è lodevole ma alcune scelte mi sembrano troppo commerciali e tra i tre quello più fedele ai romanzi è certamente Sherlock più che altro per la sua composizione investigativa che lo rende interessante da seguire con partecipazione cercando di scoprire prima di lui l'assassino.


Anche se ormai difficilmente vedremo ancora il vecchio detective con il cappello e la pipa come nei film d'epoca almeno nei videogiochi il personaggio è rimasto quello classico e come avevo già parlato in questo precedente articolo il punta e clicca dedicato a Sherlock Holmes è stata fatto bene.


Bisogna anche ricordare che Detective Conan è ispirato al personaggio di Holmes e che ci sono stati diversi cartoni animati oltre ai film a presentare questo personaggio in diverse vesti nel corso degli anni ma ne parlerò un altra volta visto che ci sarebbe molto altro da scrivere.
In definitiva i film di Guy Ritchie sono molto belli e grazie alla sua ottima regia ed a una fotografia eccezionale riescono a trasmettere parecchie emozioni, Sherlock ricrea bene il personaggio e l'analisi logica di Holmes modernizzandone i concetti mentre Elementary rasenta il peggio del peggio cercando solo di sfruttare il nome ed il successo delle altre serie e sopperire alla mancanza di trama con un pò di gnocca.
I romanzi di Doyle sono ancora adesso intriganti da leggere e costruiti in maniera impeccabile quindi chi volesse approfondire la conoscenza del personaggio farebbe bene a leggerli visto che ormai si trovano in versione completa a poco e scrivendo queste righe mi sono reso conto di quanto nel corso degli anni Sherlock Holmes abbia rappresentato per me.

Commenti