Nuovo mondo, vecchi Atelier


Devo ammettere che ci sto perdendo la mano, non sono più un ragazzino ed il tempo scarseggia, quindi sono pochi i giochi che finisco prima di iniziare il successivo ma la serie Atelier la compro lo stesso con piacere anche se devo ancora finirne tipo... tutti.
L'onestà intellettuale è diversa da quella personale ed ogni volta mi riprometto di darci dentro e finire uno dei JRPG che porto avanti, a volte da anni, ma immancabilmente ne prendo di nuovi perché semplicemente mi piacciono un sacco.




Infatti dopo aver provato in diretta su Twitch sono rimasto soddisfatto non tanto dalla qualità tecnica, che è decisamente scarsa, ma dalla cura in certi dettagli per celebrare i vent'anni della serie.
Tra citazioni e ritorni di personaggi storici, e non semplicemente il cambio di testimone tra un alchimista e l'altra come al solito, Nelke è un vero e proprio paradiso per gli amanti della serie e porta una ventata di aria fresca.


Non tanto per lo stile che vanta come sempre dei ritmi davvero lenti semmai per la nuova gestione manageriale non solo degli Atelier, dove lavorano le protagoniste storiche della saga, ma per tutto il villaggio spostando la lancetta del crafting al livello superiore.


Un po come Little Witch Academia i combattimenti sono la cosa più secondaria di tutta la produzione e se cercate ritmi serrati ed azione pura avete fortemente sbagliato gioco.
La serie di Atelier si è sempre più spostata sul crafting ragionato per completare le quest ed adesso conta molto anche come si amministra, e costruisce, il villaggio dedicando tempo anche a parlare con i bizzarri abitanti che popolano il nuovo mondo.


Ho giusto scalfito la superficie di questo nuovo titolo quindi fare una recensione dopo averlo finito è praticamente impossibile per me in meno di qualche anno eppure mi piace molto come gioco anche e soprattutto perché un po diverso dai soliti cliché del brand.


I nuovi personaggi non mi dicono molto ma l'effetto nostalgia dei leggendari alchimisti e delle loro buffe storie mi fa chiudere un occhio su tutto il resto, di contro se non avete mai giocato un titolo della saga Atelier capirete al volo che questo gioco è ripetitivo e fine a se stesso come ogni gioco basato sul crafting ma non è necessariamente un male.


Tanti dialoghi da renderlo una visual novel e battaglie semplici con un livello di crafting estremo rendono Nelke & the Legendary Alchemists Ateliers of the New World un prodotto difficile per un panorama videoludico fatto da casual gamer che vogliono sbattersi poco e tuffarsi nell'azione.
Se cercate JRPG dalla trama epica e dalla grafica sbalorditiva state lontani da Nelke perché il suo nuovo mondo è in realtà così old school che in pochi lo possono apprezzare ed io sono tra loro ma certamente non sono obbiettivo.

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